Domani, martedì 30 giugno, nel corso dell’Assemblea generale che si terrà alla TRC Candiani di Malvaglio (nella foto), Gian Angelo Mainini da Inveruno passerà il testimone a Giuseppe Scarpa.
In una lunga intervista rilasciata a ‘La Prealpina’ di sabato 27 giugno, l’industriale inverunese ha tracciato un bilancio dei quattro anni che lo hanno visto alla guida dell’associazione che vanta 500 associati nell’Altomilanese e che ha il suo fulcro a Legnano.
Il presidente uscente ha raccontato le difficoltà vissute alla guida dell’associazione (l’ultima vicenda ha riguardato la Franco Tosi), in un periodo di profondo cambiamento (ma non per questo privo di vitalità industriale) e ha sottolineato come la ricchezza del territorio sia la professionalità degli operatori.
Una professionalità conquistata sul campo e proveniente dalla storia di un territorio a vocazione industriale (che manterrà anche in futuro!) e se molte ciminiere sono cadute, una miriade di piccole aziende sono nate. Per lo stesso fenomeno che avviene in natura, dove piccole pianticelle si innalzano dai ceppi delle vecchie piante segate alla radici. Inoltre, Gian Angelo Mainini ha sottolineato l’importanza dello ‘stare sul territorio’, nel senso del mantenimento dell’autonomia di Confindustria Alto Milanese, mantenendo rapporti di collaborazione sia con Assolombarda sia con Univa, senza trascurare quelli con Confindustria Como e altre realtà esistenti nel Nord Italia.