TURBIGO – Nella notte appena trascorsa ci ha lasciato l’architetto Flavio Marzorati.
Faceva parte di quel ristretto numero di coscritti che, al tempo, dopo le Medie, aveva preso il treno delle Ferrovie Nord per continuare gli studi a Novara. Insieme. Si chiamavano Roberto Leoni (ragioniere), Angelo Zanoni (geometra e architetto), due amici che la sorte ha voluto che lo precedessero nel Regno dei Morti.
Era nato a Turbigo nel 1951come i suoi due amici. Diplomato geometra al ‘Mossotti’ di Novara si era successivamente laureato in architettura presso il Politecnico di Milano e, nello stesso anno, aveva superato l’Esame di Stato per l’esercizio della libera professione.
Iscritto all’Ordine degli architetti di Milano dal 1977 è stato docente di ruolo nella Scuola Media turbighese. Fra i suoi progetti – oltre a quello dell’ex piazza 1° Maggio – rammentiamo quelli dei villaggi costruiti da EdilTicino a Nosate (Via Santa Maria in Binda) e a Turbigo (Via Napo della Torre) e il progetto del capannone industriale F.lli Ferrario a Castano Primo. Nell’Amministrazione leghista di Gianmaria Gadda (1993-1997) fu vicesindaco con delega assessorile all’urbanistica. Sua l’idea di costruire le case Aler in Via Libertà.