DA OGGI ONLINE “NON CHIEDERMI PERCHE’ SONO MORTA”,
THRILLER DI SANTE EGADI AMBIENTATO NEL CIMITERO MONUMENTALE DI MILANO.
“Non chiedermi perché sono morta” è il thriller che Sante Egadi ha ambientato all’interno del Cimitero Monumentale di Milano, alla cui realizzazione ha collaborato Valeria Celsi, madrina dei Ghost Tour milanesi.
E’ una coppia artistica insolita quella che dà vita a “Non chiedermi perché sono morta”. L’opera letteraria, infatti, nasce dalla collaborazione tra Sante Egadi, artista poliedrico che spazia dalla pittura all’arte concettuale e Valeria Celsi, guida turistica milanese specializzata in percorsi noir, conosciuta per i suoi Ghost Tour e per la pagina Facebook Percorsi d’Arte Funeraria.
LA TRAMA: Nadia Olpi è una giovane archeologa appassionata di arte funeraria e mistero. Durante un viaggio con il suo amante sull’isola di Corfù si imbatte in uno strano monumento funebre contenente un teschio umano incastonato nel cemento. Al rientro in Italia viene contattata dalla Polizia e si ritrova protagonista di un thriller che la porta frequentemente al Cimitero Monumentale di Milano, sulle orme di vite passate e dei segreti di una delle famiglie più in vista della Città.
LA PAROLA AGLI IDEATORI: “La scorsa estate, – ci confida Valeria Celsi – dopo aver letto alcuni racconti ed articoli scritti da Sante Egadi ho confidato lui la mia volontà di dar vita ad un personaggio letterario femminile che, in preda a mille amori, si muovesse tra cimiteri, leggende e misteri. Il personaggio di Nadia Olpi, che vedo così vicino alla mia figura di esperta di arte funeraria, mi è subito piaciuto, come anche l’ambientazione tra i due cimiteri: quello di Corfù ed il Monumentale di Milano.”
Sante Egadi passa dal pennello alla penna? “A dire il vero non sono mai stato un pittore, e non voglio ricordare la battuta di Marcel Duchamp riguardo a questa categoria. Detesto le categorie e credo che nel campo artistico sia bello usarne sempre meno e conoscere uno ad uno i singoli individui ed apprezzare le loro produzioni. Ecco perché nella vita ho continuato a cambiare spesso. Durante l’adolescenza non concepivo che la pittura, poi ho capito che il mezzo è solo uno strumento con il quale poter fare arte e non coincide con essa. Sono passato quindi ai collage, alle performance, alle installazioni e adesso ho scritto un libro. Certo, la non specializzazione espone al rischio di presentare pietre grezze o semilavorate e non diamanti ben intagliati, ma io mi illudo di essere tra quelli capaci di trovare la bellezza anche in assenza di orpelli o rifiniture. Diciamo che mi appassiono maggiormente ai germogli, ai concepimenti e agli embrioni piuttosto che ai frutti o ai figli veri e propri. Credo che ben di rado la forma sia sostanza e voglio continuare a divertirmi facendo arte, senza dovermi incanalare in percorsi forzati.”
L’opera è disponibile al seguente indirizzo:
http://www.youcanprint.it/fiction/fiction-thriller/non-chiedermi-perch-sono-morta-9788892632639.html