Lo ammetto. Il titolo mi sembrava poco attraente, e l’ho snobbato. Mi dava la sensazione di un romanzetto senza arte ne parte. Beh, come si dice, “mai giudicare un libro dalla copertina”. Mai detto fu più azzeccato! Ne leggo un capitolo. Rimango folgorata. Mi dico: ma questo è uno dei libri più belli che abbia mai letto! Cercherò di invogliare anche voi a scoprirlo. Leggero da leggere in quanto composto da brevi capitoli da cinque-dieci pagine, con all’interno concentrati di significato e di vere perle esistenziali ‘piazzate’ con lievità. Un gusto particolare e fine per lo scherzo, un cinismo stranamente pieno di amore per la Vita. Un filo, come un carattere personale, si intravede in questi capitoli così apparentemente diversi tra loro, per tema. Esempi dei titoli: “Viaggio tra gli astronomi del Cervino”- “Ricerca della Felicità”- “Borges e la Gioconda”- “Il Romanzo del titolo”. Contiene consigli impliciti e meno su come imparare a leggere. Proprio così, per leggere non basta capire cosa si è letto, è un’attività pari allo scrivere.. Ogni volta che un testo viene elaborato e ricreato dentro il lettore.
Giuseppe Pontiggia nasce a Como nel 1934 e vive a Milano. Famoso ma senza risonanza mediatica, raggiunge il successo con uno scritto di satira politica “Le sabbie immobili” e titolo quali “La grande sera”, “L’arte della fuga”, “La morte in banca”.
Un autore affascinante, ricco di idee.. Imperdibile.
..Colgo l’occasione per augurare a tutti i lettori un fantastico 2017!