Per la rubrica ‘Tra me e te’ Francesco Bigogno ha intervistato nella redazione di CorriereAltomilanese.com Elena Morani, presidente dell’asd Pallacanestro Magenta. Ventiquattresima puntata di Tra me e te e si parla di uno sport che piace tantissimo ai più giovani.
Negli ultimi anni per il Basket Magenta ci sono stati cambiamenti, cosa è successo?
“Noi, come ASD Pallacanestro Magenta siamo nati nel mese di luglio 2012, ma non siamo altro che la continuazione della storica società magentino del lontano 1969. La nostra non deve essere vista come nuova società, ma come una continuazione di quella vecchia che ha avuto successi non indifferenti. Purtroppo non abbiamo potuto avere in eredità i diritti sportivi, ma l’entusiasmo sicuramente. Tutto questo ci ha portato a dover ricominciare dalle categorie più basse. Questo è stato un incentivo in più per portare la Pallacanestro Magenta agli albori di un tempo
Avete fatto un gemellaggio con Vittuone, perché?
“Era un sodalizio già in essere che abbiamo proseguito. E’ una realtà viva nel territorio. L’abbiamo fatto per poter alimentare al meglio le due realtà in modo da poter partecipare a tutte le categorie giovanili. I giocatori possono giocare per entrambe le compagini garantendo ai nostri giovani atleti di percorrere tutta la loro carriera nelle nostre società. E’ un sodalizio di organico e anche di obiettivi. Lo staff tecnico è il medesimo e opera in entrambi i fronti. Il campionato maggiore per Magenta è la Promozione, mentre la C Silver per Vittuone, la vecchia C2. Siete molto attivi sulle squadre dei bambini”.
Secondo te perché mamma e papà dovrebbero mandare il loro figlio a basket e non a calcio?
Lunedì inizieranno i corsi di minibasket, dai 5 agli 11 anni.
“Spesso mi è stata fatta questa domanda. Il basket è un gioco di squadra che favorisce la socializzazione e lo spirito di gruppo. Dal punto di vista educativo e sociale ha requisiti ottimali. Dal punto di vista fisico sviluppa i muscoli degli arti superiori e inferiori. E’ ottimo per allenare attenzione, potenza, e tanto altro. Oltre alla mente, perché è un gioco che richiede molta concentrazione. L’intera intervista nel video sotto”