Che ne sarà dello spazio compiti a Robecco sul Naviglio? Nato per dare una possibilità ai ragazzi di essere affidati a professionisti in un locale al pian terreno del palazzo municipale, rischia di chiudere. Martedì sera i consiglieri di opposizione avevano preparato una interrogazione, ma per motivi imposti dal regolamento non poteva essere discussa in tale sede. Il consigliere del gruppo ‘Amiamo Robecco’ Christian Borsani ha però letto una comunicazione prima della seduta consiliare. Il sindaco Fortunata Barni ne ha preso atto e verrà evidentemente discussa in una apposita interrogazione per il prossimo consiglio.
Il progetto di cui si discute è stato approvato dal comune di Robecco sul Naviglio nel 2014 ed era chiamato ‘Progetto comunità possibile: possibilità per crescere” e beneficiava di un contributo economico da parte di Fondazione Cariplo, volto a dare un sostegno a giovani e giovanissimi studenti con difficoltà di apprendimento e in particolare con DSA, disturbi specifici dell’apprendimento. Tale progetto si sarebbe svolto in collaborazione con l’associazione ‘Oltre ogni limite’ partner del progetto stesso, mediante la tenuta di uno spazio compiti gestito dall’associazione stessa. “Siamo venuti a sapere che l’associazione ha incontrato una serie di difficoltà – ha detto Borsani – In particolare dovute all’inserimento di una nuova figura professionale. Come consiglieri comunali ci piacerebbe sapere se non vi erano accordi formali per l’occupazione degli spazi comunali e se l’amministrazione intenda proseguire con lo spazio compiti oltre il termine del progetto ‘Comunità Possibile’”.
Graziella Tambè, presidente dell’associazione Oltre ogni limite, aveva inviato una lettera al sindaco lo scorso 12 febbraio ed era al consiglio comunale di martedì sera. Era spaventata dalla possibilità di una eventuale rischio chiusura dello spazio compiti. “Noi siamo una associazione senza scopo di lucro – ha detto – Abbiamo 32 iscritti e avevo progetti molto interessanti per l’immediato futuro. Un percorso pedagogico e psicologico con la dottoressa Maria Baldo rivolto a ragazzi, genitori ed educatori, un altro è il teatro con la collaborazione di un professionista e un laboratorio di inglese. Ora non sappiamo cosa succederà”.