Tre dipendenti dell’azienda ossonese Dolcissimo Solo Italia, in cui lavorano stabilmente una trentina di persone, più altre assunte con contratti a termine per esigenze particolari di produzione, hanno ricevuto come regalo di Natale una lettera di licenziamento, con soli 10 giorni di preavviso, effettivo dal 31 dicembre.
L’azienda dolciaria ossonese, di proprietà di una multinazionale francese, in attività sul territorio dal 1997, produce e commercializza prodotti dolciari semifreddi, youghurt e confetture per il mercato italiano ed estero, da in appalto la gestione del personale ad aziende cooperative. Nell’ultimo mese c’è stato un avvicendamento nell’appalto: dalla soc. Gamma SA Srl alla Soc.Nexevia Srl, cooperativa di trasporti di Milano. La legge italiana ( art.4 del Ccnl aziende multiservizi) prevede che quando un’azienda che gestisce personale conto terzi, chiude l’accordo di appalto con l’azienda committente, il personale dipendente non perde il posto di lavoro, ma viene riassunto dalla nuova appaltatrice che subentra, con le stesse modalità contrattuali già in essere. Nel caso della Dolcissimo di Ossona, pare che questo non stia avvenendo e tre dipendenti sono state licenziata, senza nessuna garanzia di riassunzione futura.
Questa mattina di fronte ai cancelli dell’azienda dolciaria c’è stato il primo presidio dei dipendenti, supportati dai rappresentati sindacali di FILCAMS e FLAI CGIL Ticino Olona e dal consigliere di minoranza del comune di Ossona Gilberto Rossi, l’unico rappresentante politico della comunità ossonese presente.
Abbiamo intervistato Roberto D’Arcangelo segretario generare FLAI CIGL Ticino Olona, che ha spiegato la situazione in cui si trova l’azienda e qual’è la procedura di legge che dovrebbe essere seguita in questi casi; e Marcello Ferrari delegato RSU CGL Dolcissimo che lavora da anni in azienda e dice che c’erano stati altri avvicendamenti di aziende appaltatrici in passato, ma non era mai successa una cosa del genere. Abbiamo parlato anche con alcuni lavoratori presenti al presidio, preoccupati per il fururo loro e delle loro famiglie, tra cui Francesca Bugini e Maria Cristina Salmoiraghi ( vedi foto) che hanno ricevuto la lettera di licenziamento dalla Gamma Sas il 21 dicembre, con soli 10 giorni di preavviso.
Sul luogo è giunto anche l’amministratore della Gamma De Luca, che ha fatto una ricognizione esterna dei capannoni, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni nè sulla vicenda nè sul presidio in essere dei dipendenti dell’azienda.
Le segreterie dei sindacati FILMCAMS e FLAI CGIL Ticino Olona confermano lo stato di agitazione e il presidio dei lavoratori il 2 gennaio, sempre di fronte ai cancelli della Dolcissimo Solo Italia in via fratelli Cervi e chiedono all’azienda appaltante: ” di assumersi le proprie responsabilità e di farsi garante del mantenimento dei diritti e dei livelli occupazionali dei lavoratoricoinvolti nel cambio appalto, nel rispetto delle norme di legge e dei contratti in essere”.