CASTANO – Se c’è una persona da ricordare ‘per i meriti acquisiti’ nella salvaguardia del nostro territorio è Giuseppe Zamberletti che oggi è andato all’altro mondo.
Già fondatore – su incarico di Sandro Pertini – della Protezione Civile e poi Ministro fece fino in fondo il suo dovere. Non sui mass-media come fanno oggi i nostri politici, ma affrontando il problema ‘de visu’, risolvendolo. Quando vide che lo spagliamento dell’Arno stava arrivando al centro di Castano Primo, incaricò la ditta Castalia per la realizzazione di un progetto che ha ridato vita ad un ambiente massacrato dai liquami provenienti dall’industrializzazione selvaggia del Varesotto. La situazione era tale che lo spagliamento dell’Arno, dopo aver interessato le campagne di Castano-Nosate-Lonate, continuava a crescere di livello al punto che fu necessario ‘rialzare’ la strada provinciale che collega Castano a Lonate, inondata com’era dalle acque putride del torrente (foto).
La ‘palude stigia’, così era chiamata al tempo sui giornali, dove nessuno sapeva cosa fare, e solamente all’impegno del varesotto Giuseppe Zamberletti che si deve quella bonifica che ci ha salvato da un’inondazione di …. Grazie, ministro!
Nella foto in evidenza Giuseppe Zamberletti è al centro. Le altre due riguardano le proteste della popolazione e lo sbarramento sulla provinciale impraticabile