Neanche gli organizzatori avevano previsto una così grande affluenza: ieri pomeriggio a Milano più di 200.000 persone si sono radunate per manifestare a favore dell’accoglienza ai migranti. Ad organizzare l’evento, dal nome simbilico di “PEOPLE, prima le persone” di sabato 2 marzo è stata una rete di 30 associazioni, tra le quali Acli, Anpi, Amnesty International, Arci, Comunità di Sant’Egidio, Emergency, Libera, I sentinelli e Terres des hommes. Durante il corteo dai megafono degli organizzatori venivano gridati gli obiettivi della manifestazione: “La politica della paura e la cultura della discriminazione vengono sistematicamente perseguite per alimentare l’odio e per creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B. Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà”.
Nei giorni precedenti il sindaco sala aveva fatto un video appello ai cittadini/ e: “Vi dico i miei buoni motivi per esserci. Perché voglio testimoniare la mia volontà di essere contro ogni forma di discriminazione, per colore della pelle, razza, genere, orientamento sessuale, salute. Voglio stare con voi per un momento di allegria, faremo questa marcia con la musica, non ci saranno i soliti discorsi politici alla fine, ma un concerto”- e poi, rivolto alla marea di manifestanti – “voi siete una poderosa testimonianza politica che l’Italia non è solo il Paese che viene descritto. Da qui, da Milano può ripartire un’idea diversa d’Italia“.
Il corteo è partito da Porta Venezia, è arrivato fino a Piazza Duomo
e si concluso con un concerto del dj e attivista Simon Samaki Osagie. Alla testa del corteo lo striscione e il gruppo degli scouts, affiancati dal sindaco Beppe Sala. C’erano, tra gli altri, il segretario uscente del PD Maurizio Martina e il favorito alle primarie del PD Nicola Zingaretti, che hanno sfilato a fianco, e le principali sigle sindacali, nonchè alcune delle più grandi ONG che operano in Italia, come Amnesty International, Emergency e Medici senza frontiere.
Foto di copertina: Mourad Balti Touati Altre foto: Daniela Norma Cochis