Riceviamo questo comunicato da ATS Città Metropolitana:
La capillarità della presenza dei medici di famiglia sul territorio è una tematica a cui l’Agenzia di Tutela della Salute della Città Metropolitana di Milano presta costantemente molta attenzione, soprattutto in questo periodo “storico” caratterizzato dalla riduzione, su tutto il territorio nazionale, del numero di domande per la copertura dei posti scoperti.
Dare garanzia di continuità dell’assistenza nell’immediato evitando disagi alla popolazione rappresenta per la ATS un obiettivo prioritario, che, fino ad oggi, è sempre stato raggiunto avvalendosi anche della collaborazione delle Amministrazioni Comunali, indispensabili sia nella rilevazione di eventuali necessità locali che nella messa a disposizione, ove disponibili e se necessario, di ambulatori.
Un ruolo fondamentale è certamente quello del medico sostituto temporaneo che garantisce nell’immediato la continuità delle cure agli assistiti, in attesa che vengano espletate le procedure per l’assegnazione di un incarico definitivo ad un nuovo titolare. Infatti, benché gli ultimi bandi abbiano visto una minore partecipazione di candidati rispetto ai posti disponibili, fino ad oggi, proprio grazie all’ausilio dei medici sostituti temporanei, ATS ha potuto evitare disagi alla popolazione e interruzione di assistenza.
Nel distretto di Milano operano circa 860 medici di medicina generale, dei quali 724 non sono massimalisti (cioè possono ancora acquisire pazienti).
Nei cinque distretti di Nord Milano, Rhodense, Ovest Milanese, Melegnano Martesana e Lodi operano 1206 medici di medicina generale, 23 dei quali sono incaricati temporanei. Anche in questi distretti vi sono molti medici che possono ancora acquisire pazienti (in quanto non sono massimalisti), anche se non nella stessa misura in tutti i comuni facenti parte di ciascun ambito territoriale.
ATS dice di procedere:” alla rilevazione degli ambiti territoriali carenti ogni 6 mesi, così come previsto dalla normativa, avendo come riferimento il rapporto “ottimale” di un medico ogni 1300 residenti, di età superiore ai 6 anni.”
L’ultima rilevazione è di qualche giorno fa e prevede la messa a bando di posti per medici titolari di incarico, nell’Ovest Milanese sono stati individuati 38 nuovi posti da assegnare col bando.
Il bando per l’assegnazione degli incarichi verrà pubblicato entro la fine del mese di marzo e, una volta stilate le graduatorie dalle quali attingere i nuovi medici titolari, entro la fine di maggio verranno assegnati i nuovi incarichi.
Va comunque considerato che il numero di posti messi a bando è sempre superiore alle reali necessità, dal momento che la rilevazione degli ambiti ha come riferimento il rapporto “ottimale” e non quello reale; è questa la ragione per cui nel territorio dià ATS, al momento, non esistono zone scoperte e non vi sono problemi rilevanti in merito all’assistenza dei cittadini.knl
Naturalmente, quello della carenza dei Medici di Medicina Generale è un problema importante, sul quale occorre un costante monitoraggio e un atteggiamento attento e puntuale.
Per questa ragione, le misure che ATS e Regione Lombardia stanno mettendo in atto, al fine di evitare disagi alla popolazione e interruzione di assistenza, sono molteplici, in considerazione dell’effetto che si intende ottenere a breve, medio o lungo termine:
– in caso di cessazione o pensionamento del medico, sempre che nell’ambito territoriale non vi siano già sufficienti posti disponibili, garanzia nell’immediato di continuità dell’assistenza con la nomina di un medico sostituto temporaneo, in attesa del titolare; inoltre, in situazioni di particolare necessità e sempre in accordo con le Amministrazioni Comunali, nomina di un medico sostituto temporaneo anche se all’interno dell’ambito vi sono già posti disponibili,
– rilevazione degli ambiti carenti in base al rapporto “ottimale” di un medico ogni 1300 residenti, di età superiore ai 6 anni;
– all’atto della rilevazione degli ambiti carenti, possibilità di indicazione dell’obbligatorietà dell’apertura di un ambulatorio da parte del nuovo medico in uno specifico comune, qualora necessario;
– ampliamento del massimale di scelte da 1500 a 1800 pazienti, qualora nell’ambito territoriale vi siano pazienti senza assistenza sanitaria;
– aumento da 90 a 370 del numero di medici ammessi al corso triennale di formazione specifica in Medicina generale per il triennio 2018-2021.
Il nostro commento: ci chiediamo perchè, se tutto quanto detto da ATS nel comunicato è completamente vero, agli sportelli scelta/revoca dell’ospedale di Magenta e degli altri paesi, ogni giorno c’è sempre una coda infinita e moltissimi pazienti ci raccontano che a Magenta e paesi limitrofi non è più possibile scegliere un medico di base del paese di residenza, ma bisogna migrare in altri, con tutte le difficoltà che questo comporta, soprattutto a persone anziane o non automunite. Ad oggi, inoltre, quasi tutti i medici del magentino hanno raggiunto il massimale dei pazienti consentito (1500 ), questo comporta anche lunghe attese negli ambulatori degli stessi per ricevere assistenza. Forse si sono diradate le nebbie che gravano in Regione e finalmente anche i residenti di ASST Ovest Milano potranno avere il medico di famiglia vicino a casa.