Mancano pochi giorni alla fine del Ramadan, ma dall’Amministrazione magentina ancora nessuna risposta per lo spazio richiesto dall’Associazione Abu Bakar. L’evento, si tratta della festa più importante nel mondo islamico, è fissato per giovedì prossimo, 12 o13 maggio, dipende dalle fasi lunari.
“Lo scorso anno non venne presentata nessuna richiesta perché eravamo in piena pandemia – ha spiegato Munib Ashfaq – Mentre ad Abbiategrasso ottennero l’autorizzazione e la festa si svolse in sicurezza seguendo numerosi accorgimenti. In quel periodo obiettivamente preferimmo non fare alcuna richiesta, ma quest’anno vista l’attenuazione dei divieti, abbiamo scelto di presentarla”.
Il Ramadan, Eid al Fitar, si svolge in segno di gratitudine per il mese di digiuno appena trascorso. “La richiesta l’abbiamo presentata il 23 aprile per poter festeggiare insieme – ha aggiunto ayub Akhter, presidente dell’associazione Abu Bakar – siamo in attesa della risposta. Certo sarebbe una bella cosa poter sapere in tempo le intenzioni dell’amministrazione, al fine di poterci organizzare. L’ultima volta, per il Sacrificio, il permesso arrivò in extremis”.
Akhter e Ashfaq vorrebbero far capire alla popolazione magentina che il Ramadan si svolgerà senza alcun assembramento e in completa sicurezza. Ognuno porterà da casa il proprio tappetino e all’ingresso dell’area saranno previsti controlli della temperatura e igienizzazione delle mani. Nulla a che vedere con gli assembramenti enormi che sono stati visti negli ultimi giorni in piazza Duomo a Milano per lo scudetto dell’Inter. “
L’area di via Crivelli sembra disponibile e per noi sarebbe l’ideale – concludono – in questi giorni numerosi magentini di origine islamica ci stanno contattando per sapere se ci sarà la festa. Ci spiace per il clima poco tranquillo che si è creato. Questa volta ci piacerebbe fare una festa di fine Ramadan con un clima distensivo e amichevole da entrambe le parti. Ci piacerebbe poter contare sulla partecipazione del sindaco Chiara Calati e del vice Simone Gelli”.