Sono rimasti in pochi a ricordare quello che fu e ad ‘arrabbiarsi’ nel vedere l’Italia in mano a gente che ha contraffatto il significato delle ‘stellette’, che non sono quelle del partito (5S) che con la nuova ‘Via della Seta’ ha svenduto pezzi d’Italia alla Cina e riconosciuto un ‘reddito’ a chi non lo meritava con l’unico scopo di acquisire un consenso politico.
Sono parole del partigiano garibaldino ‘Massiccio’ (alias cavalier Alessandro Maiocchi di Borgomanero, classe 1928, dell’Associazione Volontari Libertà Piemonte) che nel consegnare un labaro alle Amministrazioni locali – che qui pubblichiamo – ha ricordato il significato delle stellette poste sulle ‘mostrine’, simbolo del solenne giuramento nel servire e difendere con onore la Patria.
Le seguenti parole hanno accompagnato la consegna del gagliardetto alle Amministrazioni pubbliche, ricordo tangibile di quello che negli anni 1943-45 fu perseguito con determinazione per il bene delle nostre comunità:
“Alcuni vorrebbero che noi dimenticassimo la nostra lotta partigiana, alcuni vorrebbero che l’Italia dimenticasse la guerra combattuta sulle montagne dai partigiani, alcuni vorrebbero che tacessero le lapidi dei martiri disseminate nel nostro territorio, alcuni vorrebbero che noi dimenticassimo le case saccheggiare e bruciate e le violenze subite, alcuni vorrebbero che noi dimenticassimo i figli d’Italia che, con le scarpe rotte e lo schioppo in spalla, decisero di combattere – con il sacrificio e il sangue – per conquistare la Patria degli Italiani, un luogo di Libertà per uomini liberi”.