Ha la voce rotta dall’emozione il parroco don Giuseppe Marinoni. Il furto sacrilego della collana dalla statua di Santa Maria Madre di Dio, all’interno della basilica di San Martino Vescovo a Magenta, ha lasciato il segno. “Avevamo messo quella collana sulla statua della Madonna poco prima di Natale – ha detto il parroco – era stata donata da una persona legata alla parrocchia”.
Un gioiello del valore di circa tremila euro che da poco si trovava in quell’altare. Non tutti, anche tra i fedeli, erano a conoscenza di questo fatto. Il ladro, o i ladri, invece si erano fatti una cultura in merito. Sicuramente hanno organizzato un sopralluogo nei giorni precedenti. Hanno notato la collana e hanno studiato, nei minimi particolari, come fare a rubarla. Protetta da un vetro anti sfondamento i ladri hanno adoperato uno scalpello riuscendo e creare un foro largo quel tanto che basta per infilarci un braccio.
Don Giuseppe conferma che la dinamica è quella che hanno ipotizzato i carabinieri di Magenta durante il primo sopralluogo. Ovvero che qualcuno è rimasto in chiesa, nascondendosi da qualche parte, al momento della chiusura delle porte. Per poi uscire tranquillamente a notte fonda non appena commesso il furto. “E’ stato un gesto bruttissimo, ma non me la sento di dire altro”, conclude il prevosto.