Cara Miriam, eccomi qui, in rappresentanza di tutta la comunità boffalorese a pronunciare parole che mai avrei voluto e che mai avrei immaginato: ci siamo conosciuti ormai più di 20 anni fa, abbiamo condiviso un percorso difficile ed entusiasmante e, come chi ha avuto la fortuna di compiere con te un tratto di strada della sua vita, ti ho voluto bene (del resto era impossibile non volertene).
Il mio ruolo istituzionale, Curzio, Sabina, Donatella, Claudio, Roberto, Paolo, Luigi, i Consiglieri, i dipendenti comunali e le tantissime persone che hanno pianto con noi in questi due giorni mi hanno, però, ricordato il mio dovere di fronte ad un membro della comunità che si congeda dopo aver svolto con impegno, entusiasmo, rigore e passione un lungo periodo al servizio del proprio paese.
E Boffalora, Miriam, è il tuo paese da tantissimo tempo ormai, da quando arrivasti qui da Milano alla fine degli anni Settanta e, come amavi raccontarmi, trovasti un luogo quasi ovattato, immerso nella nebbia umida e fioca delle nostre campagne.
Boffalora, che a prima vista ti aveva forse dato l’impressione di quella sottile ostilità riservata ai forestieri, è presto diventata anche la ‘tua’ Boffalora, dove hai conosciuto tanti di noi, hai formato la tua famiglia con Pippo, dove è arrivata Cristina e dove hai poi iniziato il tuo percorso civico, prima come responsabile di Forza Italia e poi come apprezzato Assessore all’Ecologia nella prima Amministrazione su cui i nostri concittadini, grazie anche al tuo lavoro, hanno scelto di puntare stravolgendo un panorama politico immutato da decenni.
Da Boffalora partivi all’inizio di ogni estate dicendo che ti mancavano gli amici, gli affetti e le tua radici campane rimaste ben salde nel Cilento, ma a Boffalora puntualmente tornavi in grande forma con nuovi stimoli, nuove idee e una nuova dose della tua irrefrenabile energia.
In questo momento così terribile per tutti noi, a cominciare da Pippo, Cristina, dai tuoi nipoti e dai tuoi famigliari, mi faccio portavoce della nostra comunità per esprimerti un grande GRAZIE per quello che ci hai dato, come cittadina, come amica, come politico e come Amministratore.
Infine, i miei saluti personali a te, cara Miriam, che mi hai sempre sostenuto, spronato, incoraggiato, rimproverato quando serviva, lodato quando ritenevi fosse il caso; mi mancherà tutto questo e mi mancheranno le lunghe chiaccherate, che non si sono interrotte nemmeno durante il periodo, breve ma implacabile, della tua malattia.
Mi hai insegnato ad essere orgoglioso delle mie idee, ad essere rigoroso ed imparziale nello svolgimento del mio ruolo pubblico, ad evitare di scendere a compromessi, sia nella vita privata che nella vita pubblica, a non compiere scelte frutto di comodo opportunismo e a conservare, sempre e a qualunque costo, la mia dignità.
Ciao Miriam, dalla tua Boffalora.
Continua a volerle bene e a non dimenticarla perché noi, stanne certa, non dimenticheremo te.
Fulvio Colombo