SUPERGA – Thinaut Pinot mette la firma sulla 99esima edizione della Milano-Torino, precedendo Miguel Angel Lopez e Alejandro Valverde. Il francese sfrutta la caduta che ha coinvolto, in prossimità della cima, il compagno di squadra Gaudu e il colombiano dell’Astana. Il primo degli italiani è Mattia Cattaneo, quarto al traguardo con +36″, settimo Domenico Pozzovivo, arrivato con un ritardo di 41″, e nono un ritrovato Fabio Aru.
LA STORIA CICLISTICA A MAGENTA: OVAZIONE PER VALVERDE
La classica più antica al mondo, la prima del Trittico d’autunno che si concluderà con la Gran Piemonte, prevista in data 11 ottobre, e il Giro di Lombardia, in programma sabato 13 ottobre, a cui prenderà parte un Vincenzo Nibali a caccia della terza vittoria, dopo quelle conseguite nel 2015 e nel 2017. Sul suolo magentino, si è tenuta anche l’ovazione al neo campione del mondo su strada, “El Imbatido”, Alejandro Valverde che, ad anni 38, trentotto, ha domato l’Inferno austriaco di Innsbruck, regolando in volata Bardet e Woods, non presenti alla partenza di Magenta. Lo spagnolo della Movistar è stato accolto tra due ali di folla e dal calore di alcuni fans connazionali, giunti a sostenerlo a questo grande evento.
E’ SUBITO FUGA, MA IL GRUPPO RESTA VIGILE
La fuga prende piede sin dal km 0, dove provano l’allungo Thomas De Gendt, belga della Lotto Soudal, che trova il suo “habitat naturale di gara” proprio nella testa della corsa, Krists Neilands (Israel Cycling Academy) , Umberto Orsini (Bardiani-CSF) e Willie Smit (Katusha). I battistrada toccano anche un vantaggio di sei minuti, prima che i treni di AG2R La Mondiale, Mitchelton Scott e Groupama-FDJ incomincino a dettare l’andatura che riduce il gap intorno ai due minuti, rendendolo stabile.
SUPERGA RESPINGE GLI ATTACCANTI, VALVERDE SCOMBINA I PIANI
Gli otto fuggitivi di giornata vengono riacciuffati dal plotone all’imbocco della salita che porta alla Basilica di Superga, causa un innalzamento del ritmo imposto dagli uomini in maglia Astana. A -21,7 km, Valverde si sgancia dal gruppo e allunga. L’azione inusuale, soprattutto per lo stile e l’interpretazione di gara dello spagnolo, miete molte vittime, tra cui Aru (UAE Emirates), al rientro dall’infortunio, e Moscon (Team Sky). Il campione del mondo è tallonato dal duo francese, di casa Groupama, Gaudu-Pinot, freschi di partecipazione alla Tre Valli Varesine, che è valsa la seconda piazza a quest’ultimo. Presenti anche Davide Formolo e Majka (Bora Hansgrohe) e i due scalatori colombiani, Bernal, compagno di Moscon, e Lopez (Astana). Nella seguente discesa, rientrano Pozzovivo (Bahrain Merida) , Fulgsang (Astana) e Ciccone (Bardiani-CSF), vittima, però, di un problema meccanico che lo costringerà a dire addio ai sogni di gloria.
GAUDU DALLE STELLE ALLE STALLE, PINOT RINGRAZIA E VINCE
Sulla seconda tornata, Gaudu opera una fitta e ampia selezione a vantaggio di Pinot, a cui resistono solo Valverde, Lopez e, per un attimo, Fulgsang. Un lavoro che passa in secondo piano, quando il francese, nel lasciare la testa del gruppo al comando, si scontra con Lopez, in rampa di lancio per uno scatto. Il tutto va a vantaggio del capitano della formazione francese, che scatta e va a trionfare. Il colombiano si riprende e giunge secondo all’arrivo, precedendo l’iberico della Movistar.