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Israele, la Reporter Samantha Comizzoli, di Galliate, arrestata a Nablus

written by Francesco Maria Bienati 14 Giugno 2015

Oggi sulla pagina Facebook del nostro giornale è arrivata questa richiesta di aiutonoi la pubblichiamo volentieri:

Please share!!!!!!!! Please share!!!!!!!!
Samantha Comizzoli, Italian activist, who lives in Nablus from 1 to 4 months, denouncing the crimes of Israel, was arrested today (06/12/2015). near Nablus.
Last month, while during a demonstration for the Nakba was trying to do with her body as a shield to Shebab present and targeted by Israeli soldiers, was hit by two rubber bullets, a breast and an in the arm. A few days ago published the news that someone had put something in the house and was lucky not to receive the visit of the Israeli soldiers, but now if it was waiting for her. Yesterday was blocked on facebook.
At the moment we do not know where he is detained or who is receiving treatment. Friends of Tanweer Center of Nablus, with whom she often colllabora, follow the situation closely.
We expect more news

Samantha Comizzoli , attivista italiana, che vive a Nablus da 1 e 4 mesi, denunciando i crimini di israele , oggi è stata arrestata. nei pressi di Nablus.
Il mese scorso, mentre durante una manifestazione per la Nakba cercava di fare da scudo con il suo corpo agli shebab presenti e presi di mira dai soldato israeliani , è stata colpita da 2 rubber bullets, una al seno e una al braccio. Qualche giorno fa ha pubblicato la notizia che qualcuno le aveva messo in casa qualcosa ed era stata fortunata a non ricevere la visita dei soldati israeliani , ma ormai se la stava aspettando. Ieri è stata bloccata su facebook.
Al momento non sappiamo dove è detenuta nè che trattamento stia ricevendo. Gli amici del Tanweer Center di Nablus , con cui lei colllabora spesso, seguono la situazione da vicino .
Aspettiamo ulteriori notizie.

Francesco Maria Bienati

Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.