La cittadinanza verrà assegnata a un gruppo di bambini e bambine nati in Italia, le cui famiglie, pur provenienti da altri Stati, hanno scelto di abitare nella nostra Città. In tutti i casi, si tratta di bambini nati in Italia, che compiono quest’anno 10 anni e/o alunni della classe quinta della scuola primaria.

Perché questo riconoscimento proprio per loro?

Perché l’Amministrazione comunale intende, attraverso questo gesto dal forte valore simbolico, far sentire questi bambini e le loro famiglie sempre più parte della nostra comunità locale. ‘Nonostante questo riconoscimento non conferisca alcun diritto giuridico, dato che la cittadinanza italiana potrà essere ottenuta solo nel rispetto di quanto previsto dall’attuale legge italiana, l’Amministrazione comunale attribuisce a tale atto un concreto significato di accoglienza e integrazione, volto a rafforzare la coesione dell’intera comunità di Magenta’, spiegano il Sindaco Marco Invernizzi e la Presidente del Consiglio Comunale Eleonora Preti.

L’appuntamento è fissato per domenica 8 novembre alle ore 16.00 al Teatro Lirico allo spettacolo “Vis volans, danza per i diritti dei bambini” e, a seguire, alla consegna della cittadinanza onoraria speciale del Comune di Magenta. Il pomeriggio si concluderà con una merenda e attività ludiche presso Casa Giacobbe.
Si segnala che i bambini che riceveranno la cittadinanza onoraria hanno diritto ad assistere gratuitamente, insieme ai loro genitori, allo spettacolo previsto al Teatro Lirico. Gli altri familiari ed eventuali amici potranno acquistare entro le ore 16.00 il biglietto d’ingresso al Teatro al costo di € 3,00 (bambini) e € 5,00 (adulti) oppure potranno accedere liberamente al Teatro al termine dello spettacolo, a partire dalle ore 17.00, per assistere alla cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria.

Francesco Maria Bienati

Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.