CASTANO PRIMO – Ho visitato la mostra della ‘Giuseppe Torno’ che fu, allestita nel salone principale di palazzo Rusconi. Molto interessante la documentazione raccolta dal Gruppo Fb che andrebbe conservata per tramandare la memoria di un gruppo industriale specializzato nella costruzione di grandi opere, assimilabile oggi solamente alla Salini Impregilo.
Mi ero imbattuto con la ‘Giuseppe Torno’ – la prima volta – attraverso le parole di un castanese, Ferdinando Caloia, avvolgitore di motori elettrici, un collega con il quale ho lavorato nella grande centrale termoelettrica di Turbigo. Fu lui, quarant’anni fa, a raccontarmi la storia di Kariba, la grande diga sullo Zambesi. Caloia era un ‘maestro’, sapeva rifare l’avvolgimento di qualsiasi motore, grande o piccolo, misurando solamente il diametro del filo di rame. Aveva imparato l’arte a Kariba, in Africa, nello Zimbabwe, dove era stato per alcuni anni, collaborando con tecnici che ne sapevano più di lui. Eppoi ci aveva messo del suo… si parte sempre dal punto in cui altri erano già arrivati.
Fu anche una grande scuola la ‘Torno’, un gruppo industriale d’eccellenza che giustamente è memorizzato nel sentire comune con la denominazione dell’istituto scolastico cittadino, che porta nel nome, Giuseppe Torno, quella che fu un’epopea, guidata da un castanese d’eccezione, paragonabile solamente a quell’Acerbi che il Manzoni volle citare ‘unicamente’ nei Promessi Sposi.