Domenica 31 gennaio, ancora una volta Piazza Liberazione, a Magenta, è stata invasa da una formazione squadrista, per opera di un gruppo assortito di persone che, sventolando il tricolore nazionale, ha cercato di camuffare la propria reale matrice neofascista. Il gruppo è di recente asceso alla cronaca cittadina con l’intento di presentare alle future elezioni i propri “camerati”(cit da:Settegiorni 29/01/16 pag 2). Alcuni di essi, infatti, sono noti esponenti di ForzaNuova; il movimento di estrema destra, che più volte ha fatto notizia nel territorio, per le sortite notturne, lasciando messaggi d’istigazione al razzismo sui muri della città e alle porte di edifici istituzionali. La loro presenza in piazza si è caratterizzata per la somma incapacità di rispettare i comuni cittadini, i quali si sono trovati avvolti dalla densa coltre di fumo, causata dai fumogeni attivati.
La manifestazione, tuttavia, è stata autorizzata dalle istituzioni preposte, le quali, nonostante le ripetute segnalazioni, concedono spazio ad ambigue interpretazioni della Democrazia, procurando disagio ai cittadini antifascisti e alle forze dell’ordine. Una domanda rimane sempre sospesa: in questi anni le Istituzioni competenti hanno fatto abbastanza per bloccare le metastasi di un neofascismo che, con il razzismo, la xenofobia e l’omofobia, ha trovato nuovo e velenoso nutrimento? Dalla lettera del Presidente Nazionale dell’ANPI, Carlo Smuraglia, rivolta alle Alte Cariche dello Stato: (…)A nome di tutta l’Associazione che ho l’onore di presiedere attendo, quindi, un pronto e deciso intervento da parte di chi ha competenza in materia e una indifferibile presa di posizione delle massime Istituzioni nazionali sulla questione di fondo: l’Italia, che si è liberata 70 anni fa dalla dittatura fascista e dall’occupazione tedesca, è e deve essere un Paese democratico e antifascista, non lasciando alcuno spazio a chi sogna impossibili ritorni o propugna forme nuove di autoritarismo.
Magenta, lì Il Direttivo ANPI
Sez. “A.Arioli”- Magenta