TURBIGO – Oggi, 25 novembre 2016, uno stelloncino su ‘La Stampa’ diceva:
“E’ morta a 56 anni l’architetto Maria Grazia Porzio. Libero professionista, molto stimata, particolarmente esperta nel restauro aveva collaborato con molti Comuni e con la Provincia di Novara, con la quale aveva seguito i lavori del palazzo di Via Greppi. Lascia il marito e due figli”.
L’avevamo conosciuta in gioventù, nel 1987, quando ci siamo dati da fare per ricordare il centenario del ponte sul fiume Ticino con una pubblicazione alla quale aveva dato il suo qualificato contributo: “Il ponte sul Ticino tra Galliate e Turbigo nel centenario Sua realizzazione (1887-1987)”, un volume esaurito da tempo (la foto che pubblichiamo in evidenza, con lei al centro, si riferisce al periodo turbighese, mentre quella inserita nell’articolo è attuale).
Si era da poco laureata in architettura nell’indirizzo storico-architettonico con una tesi: “Indagine sui Beni Culturali Ambientali nel Parco della Valle del Ticino: sponda piemontese”.
Presentata dal Gruppo storico galliatese, prese a cuore l’iniziativa turbighese e si affezionò anche al paese tanto da insegnare, per qualche tempo, Educazione Tecnica nelle Scuole Medie. Poi prese la sua strada da libero professionista (ma non trascurò mai la docenza), documentata da un curriculum di 25 pagine presente su google. Non ha dimenticato i suoi esordi che troviamo citati all’inizio delle sue innumerevoli pubblicazioni:
Maria Grazia Porzio, Le vie del Ticino: dai guadi ai porti ai ponti, in “Contrade Nostre”, n.23, 1987, pp.147-164.
Maria Grazia Porzio, Dal porto al ponte in ferro, in AA.VV.,”Il ponte sul Ticino nel centenario”, Novara , 1987, pp.39-59.
Giuseppe Leoni, Maria Grazia Porzio, La ferrovia (1887-1987) dai tram a cavallo alle tramvie a vapore fino alle strade ferrate, in AA.VV., “Il ponte sul Ticino nel centenario”, Novara, 1987, pp.65.
Una persona di qualità, che abbiamo avuto l’onore di conoscere. Alla famiglia le più sentite condoglianze.