Si stanno spostando più a valle, sempre lungo il fiume Ticino, le ricerche di Paolo Sigurtà, il 46enne di Cerello, frazione di Corbetta, che non da notizie dal 24 dicembre dello scorso anno. Oggi pomeriggio, nei pressi del ristorante Da Bruno di Castelletto di Cuggiono (dove il coordinamento delle ricerche ha piazzato il campo base), sono continuate le operazioni dei vigili del fuoco volontari di Inveruno, del nucleo saf (speleo, alpino e fluviale), dei sommozzatori e dei volontari della Protezione Civile del Parco del Ticino, insieme alle sezioni di Cuggiono e Turbigo. Ma di Paolo ancora nessun notizia.
Il mistero è fitto su una scomparsa che lascia aperte ancora troppe ipotesi. Un amico domenica scorsa ha ritrovato la sua Alfa 156, chiusa. Paolo la vigilia di natale è, quindi, uscito dall’auto chiudendola a chiave prima di svanire nel nulla. Auto che oggi pomeriggio, si trovava ancora vicino al fiume in località Castelletto. Soltanto mercoledì sono cominciate le ricerche coordinate dai carabinieri con personale a terra e un elicottero dell’Arma. Gli amici parlano di problemi economici e del fatto che il 46enne corbettese fosse preoccupato perché senza lavoro da un po’ di tempo. In tanti erano pronti ad aiutarlo, ma probabilmente lo sconforto serpeggiava nella mente di Paolo.
I carabinieri che stanno indagando sulla scomparsa non hanno trovato biglietti lasciati dal corbettese o altri elementi che possano far pensare ad un gesto estremo. Quindi, ad oggi, tutte le piste restano aperte. Le ricerche continueranno finchè non si scoprirà che fine ha fatto Paolo Sigurtà. Da Castelletto di Cuggiono vigili del fuoco e volontari scenderanno fino a Bernate e Boffalora sopra Ticino. Nella malaugurata ipotesi che venga ritrovato il suo corpo soltanto l’esame autoptico potrà chiarire cosa sia accaduto la vigilia di Natale allo sfortunato corbettese.