Un boato nel cuore della notte a Boffalora sopra Ticino. L’ennesimo bancomat che salta in aria. Cinque o sei malviventi, poco dopo le 4 hanno raggiunto piazza Matteotti, di fronte alla chiesa, e hanno fatto saltare il bancomat della Banca Intesa San Paolo usando del gas. “Abbiamo sentito un rumore fortissimo – ha detto un uomo – e poi abbiamo allertato i carabinieri”. Qualcuno si è affacciato e ha notato un’auto sfrecciare verso via Calderari e un’altra dalla strada opposta. I militari della stazione di Magenta sono arrivati subito sul posto. L’edificio è stato danneggiato soprattutto per gli infissi e gli arredi, ma è stato dichiarato agibile. Nessuno, per fortuna, ha riportato ferite.
Boato nella notte a Boffalora Ticino, salta il bancomat: le testimonianze dei residenti (VIDEO)
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.