“Avremo un Rigoletto tra i migliori in circolazione!”, assicura, deciso, schietto, baritonale, come da par suo sempre, Giuseppe Lisca. Vera anima e mattatore della Lirica magentina (e pavese e milanese), cantante della prestigiosa corale scaligera, l’energico Giuseppe conosce l’arte di fare bene con i mezzi che si hanno e quella di coinvolgere. Complici delle sue imprese alcuni amici sodali appassionati, tutti dal mazzo degli operatori del bel canto (e della bella musica): cantanti e strumentisti da corali ed orchestre tra Milano e Pavia, alcuni amici “in loco” (non ne facciamo i nomi per non dimenticarne nessuno) e, naturalmente, le associazioni magentine. Quelle del volontariato sociale; quelle alle cui attività viene devoluto l’incasso degli spettacoli organizzati dal bravo Lisca. Per l’occasione – un’occasione ormai tradizionale, la Lirica in giugno, così come quella di ottobre e come il “divertissment” marzolino di “Per Elisa”, concerto in onore della amata figlia, prematuramente scomparsa – sarà “Non di solo pane”, l’associazione della Comunità Pastorale magentina che ha creato un refettorio per non abbienti e recentemente anche un ambulatorio, grazie all’incessante sostegno dei magentini.
Questa volta in scena andrà il “Rigoletto”, melodramma di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, la cui prima venne data al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo del 1851. Ancora una volta il nostro teatro Lirico vedrà le già apprezzate Orchestra dei Colli Morenici e la Corale “G.Verdi” di Pavia. La direzione artistica è di Giuseppe Lisca il quale svela: “Oltre agli ottimi artisti della corale e dell’orchestra ho voluto coinvolgere alcuni magentini, come è giusto che sia”; e così avremo il controtenore Giulio Leone nella parte del Paggio e Tiziana Mottelli in quella della Contessa di Ceprano. Lo stesso Giuseppe Lisca sarà il Conte di Monterone.
I personaggi principali sono pescati “tra i migliori in circolazione”: Mirella di Vita sarà Gilda, Giorgio Casciarri il Duca di Mantova; ma ancora, Kim Moon Jin sarà Maddalena, Marina Galbusera sarà Giovanna, Walter Rubboli, Sparafucile.
E ancora: Marcello Principi, Marullo; Francesco Frasca, Borsa; Marco Bellini, Conte di Ceprano; Gianni Granata, Usciere di Corte; Sergio Porta e Marco Mittino, Alabardieri. Infine, Rigoletto, affidato alla voce baritonale di Giorgio Valerio (“il migliore in circolazione”).
“Il mio intento, quando faccio una produzione – svela un suo caposaldo Lisca – è quello di non tradire mai l’autore e rispettare la tradizione“; bando dunque a bizzarre intrusioni del moderno, no ai ripescaggi di partiture rigettate dagli stessi autori. Insomma, alla qualità degli artisti si vuole associare la riconoscibilità dell’opera al pubblico. Ed in fondo, pensandoci, l’opera lirica, vero e proprio vessillo nazionale, è sempre stata appannaggio trasversale tra le classi ed è tanto diffusa nel nostro Belpaese proprio perché “alta e popolare”, un apparente ossimoro che ha però trovato nei nostri grandissimi, immensi autori (e spesso nei cantanti d’opera) delle vere e proprie incarnazioni e bandiere.
Un altro particolare ghiotto – quale anteprima della messa in scena – sarà la figura della “Maledizione”… “Sarà uno dei motivi per cui questo allestimento potrà risultare interessante”, commenta il nostro Giuseppe; sveliamo però che questa figura avrà a che fare con la ballerina Corinne De Paoli (peraltro sorella di un soprano, Isabelle…).
Per finire citeremo la costumistica, ad opera della rinomata Sartoria teatrale Bianchi (quella che serva La Scala, tanto per non smentirci) ed il Corpo di Ballo “Academy” di Pavia.
I biglietti – andati a ruba, ma qualche posticino si può ancora trovare presentandosi la sera del 17 a Teatro almeno una oretta prima dell’inizio dello spettacolo – hanno un costo tra i 30€ ed i 15 €. “Il costo del biglietto è significativo, diversamente da altri nostri eventi – poiché oltre a coprire i costi della produzione vogliamo dare un concreto aiuto alla causa benefica “, spiega ancora Lisca. Regia e scene a cura di Walter Rubboli.
E dunque, non rimane che aspettare il 17 giugno, recarsi al teatro Lirico di Magenta e godersi questo pezzo della storia italiana e della vita culturale e sociale magentina. Grazie a Giuseppe Lisca ed a tutti coloro che con lui sanno regalare alla Città – ed al suo prestigioso teatro ! – eventi di qualità come questi.
Alessandra Branca ©2017
vedi anche: http://www.showup.cloud/2017/06/17/rigoletto-al-teatro-lirico-di-magenta/